Smartphone e tablet
Pagheremo da un minimo di 3€ per i modelli con uno storage fino ad 8GB di memoria interna, che diventeranno poi 4€ sui modelli fino a 16GB e 4,80€ per quelli da 32 GB. Qualsiasi altro taglio di memoria superiore ai 32 GB, prevederà un costo fisso di 5,20€ oltre i quali non sarà possibile andare. La tariffa precedente sugli smartphone era di 0,90€.Televisori
Pagheremo una tariffa fissa di 4€ su ogni nuovo televisore. Fino ad oggi su questi elettrodomestici non esisteva alcuna tariffa, ma dal momento che sono in grado di registrare ed offrono uno storage per conservare le registrazione, anche sulle TV è prevista la tariffa dell’equo compenso.Computer
Pagheremo una tariffa fissa di 5,20€per ogni nuovo computer. In precedenza la tariffa era di 2,40€ per i computer con masterizzatore e 1,90€ per quelli senza.Cellulari
I cellulari classici, quelli che non possiamo chiamare smartphone, hanno un numero di funzioni limitate e di conseguenza è limitata anche la possibilità di scaricare contenuti multimediali. Dato il ridotto storage e le esigue funzionalità, per i cellulari si verifica l’unico caso in cui la tariffa scende dai precedenti 0,90€ agli attuali 0,50€.Hard Disk
Purtroppo sugli Hard Disk, la tariffa dell’equo compenso si fa sentire in maniera decisamente prepotente. Si pagherà 0,01€ per GB fino ad un massimo di 20€. Questo significa che un Hard Disk da 2 TB, lo pagheremo 20€ in più, circa il 30% del suo costo.Schede di Memoria
Pagheremo 0,09€ per le scheda da 1GB, con ulteriori aumenti di 0,09€ per ogni GB aggiuntivo, fino ad un massimo di 5€. In precedenza la tariffa era di 0,05€ per le schede fino a 5GB, con aumenti di 0,03€ per capacità superiori.Penne USB
Pagheremo 0,10€ fino ad 1GB con aumento di pari valore per ogni GB aggiuntivo fino ad un massimo di 9€.La SIAE ha già invitato i grandi produttore ad accollarsi le spese delle nuove tariffe, ma in tutta risposta, le grandi multinazionali hanno deciso di scaricare sul consumatore il compenso che devono ai creativi. In questo modo la stessa Siae (indirettamente smentendo il ministro) riconosce che il rincaro peserà sulle tasche dei consumatori.
Fonte: iSpazio
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